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mercoledì, 03 marzo 2010
Gelmini: lezioni di fantascienza nucleare
Ha destato appena qualche ilarità e qualche velato accenno ai metodi fascisti, la recente uscita con la quale il ministro Gelmini ha annunciato che intende offrire agli studenti lezioni sul tema del nucleare.
Come accade sempre con gli annunci di Gelmini non si capisce bene cosa la signora abbia in mente e come dovrebbe funzionare l'idea a regime, ma ci sono robusti indizi che spingono a ritenere che l'iniziativa, qualora portata a buon fine, si risolverebbe nell'ennesima buffonata.
Una buffonata che potrebbe essere imitata per "spingere" altri temi, dalla bioetica agli OGM, le possibilità sono quasi infinite ed è per questo che roba del genere non è nemmeno concepibile in un paese civile, figurarsi proporla come una grande idea.
L'intenzione è evidente e Gelmini non ne fa mistero, si tratta di ". ..offrire al Paese conoscenze approfondite su un tema propedeutico a scelte politiche". Il Ministro dell'Istruzione riconosce che nel paese c'è un'opinione pubblica fortemente ostile al nucleare, opinione che rema contro le intenzioni del suo governo e che quindi il suo ministero ha pensato bene di: "... fare una corretta informazione sui rischi, che sono davvero limitati". Cioè di mobilitare l'Istruzione Pubblica per sostenere i piani del governo minimizzando i rischi, evidentemente in questo caso non basta nemmeno il dominio dei media e la complicità di parte dell'opposizione.
Un orrore mai visto, una stupidaggine fantastica che poteva essere partorita solo da un demente e dietro la Gelmini abbiamo la certezza che se ne muovano parecchi. È una cosa talmente stupida che mi hanno fatto sorridere anche quelli che hanno evocato il Minculpop, com'è possibile pensare di convincere i giovani con espedienti del genere?
Com'è possibile immaginare che nel bel mezzo della mobilitazione generale della scuola contro i tagli selvaggi e le follie di Gelmini, gli studenti possano essere convinti a cambiare opinione con le veline governative recapitate in classe? Un dilettantismo che si sposa perfettamente con la pietosa qualità del personale politico berlusconiano, selezionato in base alla fedeltà e non certo per cpacità che non siano quelle strettamente muliebri.
Gelmini non è uno scienziato nucleare e quindi ha pensato bene di rivolgersi agli specialisti, ma non ai fisici e nemmeno ad altri scienziati, sarà infatti assistita nella missione dal Ministero della Salute: "Insieme al ministro della Salute Fazio stiamo costituendo un tavolo con esperti di medicina, con il coinvolgimento degli enti di ricerca competenti."
Medici per l'ora (le ore?) di nucleare?
Scelta bizzarra, non solo perché c'è il rischio di rivedere all'opera Topo Gigio ormai disoccupato causa fallimento della pandemia suina. Il buonsenso vorrebbe che, al limite, si chiamassero scienziati a dimostrare la sicurezza degli impianti, anche se questa è indimostrabile e se si tratterebbe di una menzogna, ma è facile capire dove vuole andare a parare il governo: convincere gli studenti che le radiazioni nucleari non sono pericolose.
La strada è stata aperta dal simpatico professor Franco Battaglia, l'uomo che dalle pagine de Il Giornale detta la linea sull'energia ai seguaci di Arcore. Battaglia non è uomo da mezze misure, nega il riscaldamento climatico, nega l'apporto antropico, si oppone alle energie rinnovabili ed è persino contrario al risparmio energetico perchè, dice lui, i posti di lavoro si creano consumando energia e non risparmiandola.
Battaglia, nomen omen, molla le sue opinioni contundenti con grande facilità e vigore, scrive anche dei libri che però non sono esattamente pubblicazioni scientifiche, piuttosto favolette per semplici. Pubblica i suoi temini con la prefazione di qualche politico di destra e poi si chiude nel mutismo più assoluto, non rispondendo all'indignazione che puntualmente solleva nel mondo scientifico.
Il suo gradimento del nucleare, unica soluzione energetica praticabile secondo lui, è rafforzato dalla convinzione che le radiazioni non facciano poi così male. Particolarmente curiosa la sua tesi sulla pericolosità delle scorie: "Chi la dice non capisce che è, questo, un pregio e non un difetto dei rifiuti radioattivi: la pericolosità dei rifiuti radioattivi diminuisce nel tempo, fino ad esaurirsi del tutto; al contrario di ciò che accade per i (mille volte più voluminosi) rifiuti tossici altamente pericolosi che già produciamo, la cui pericolosità è, invece, per sempre".
berlusconi-thumb-330x330Baggianate che stonerebbero anche in bocca allo scienziato pazzo del fumetto di fantascienza, ma questo tizio è accreditato articolista in forza al PDL e questa sembra proprio essere l'idea raccolta dalla Gelmini. Non si tratta di spiegare il nucleare, ma di diffondere la balla secondo la quale le radiazioni non fanno male.
Geniale, solo un genio può arrivare a suggerire che " un deposito di rifiuti radioattivi non è, come irresponsabilmente strillano gli ambientalisti, una discarica radioattiva, ma è un centro di radioprotezione a tecnologia avanzata, e gli abitanti vicini a esso - oltre a godere dei benefici per la presenza di tal centro e per gli inevitabili compensi da chi vi alloca i propri rifiuti radioattivi - potranno vantarsi di essere, senza alcun dubbio, i cittadini meglio radioprotetti del Paese".
Un genio incompreso, per il quale: "L'allocazione sicura dei rifiuti radioattivi, lungi dall'essere un problema irrisolto, è invece, dicevo, un problema di ingegneria semplicissimo e facilmente risolvibile", poi poco importa che nella realtà nessun paese al mondo abbia ancora risolto il semplicissimo problema d'ingegneria che Battaglia risolverebbe alla radice rinunciando ai depositi definitivi e accontentandosi di quelli provvisori, importa zero che non siano sicuri e che consegnino il problema ai nostri figli, all'epoca Battaglia e amichetti avranno già incassato la loro ricompensa.
Quindi l'iniziativa del governo mirerà verosimilmente a spiegare agli studenti che le radiazioni non fanno male, e che chi vive vicino alle discariche nucleari sarà tanto controllato da potersi vantare di essere periodicamente sottoposto agli esami. Che però servono proprio a controllare se non si sta morendo per le "buone" radiazioni di Battaglia, ma questo magari lo saltano. Salto opportuno, come quello che gli esponenti governativi fanno ogni volta che dicono che ai vicini alle centrali daranno un sacco di soldi.
Un salto che non potrà sfuggire agli studenti, come non sfugge ai cittadini che se arrivano un sacco di soldi è perché risarciscono qualcosa, proprio quel rischio e quei danni che si negano sfacciatamente. Dettagli, per Il Giornale, Battaglia e per il PDL le balle non sono mai state un gran problema, nemmeno quando sono platealmente evidenti.
Spero proprio che la lezione sul nucleare riesca a concretizzarsi, viste le premesse ci sono ottime probabilità che sia molto istruttiva per gli studenti, che così potranno toccare con mano la differenza tra l'arrogante propaganda governativa e realtà scientifica e fattuale. Un'esperienza di vita vissuta molto istruttiva e offerta dal Ministro Gelmini. Incredibile, ma vero, poteva succedere solo per sbaglio.
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