Per pigrizia e mancanza di tempo ho evitato di affrontare il problema del passaggio al digitale terrestre fino all’ultimo giorno. A casa abbiamo (solo) due apparecchi tv di cui uno “vecchia maniera” che però a suo tempo mi era costato 600 euro. Alla fine ho deciso di non comprare il decoder: ho risintonizzato la tv “moderna” e basta, tanto quella vecchia non la guardavo mai. Di primo acchito la qualità del digitale non mi è sembrata migliore, anzi molto spesso vedo le immagini “pixelate”, e la qualità del suono mi sembra peggiore rispetto all’analogico, ma può essere un’impressione soggettiva. La scelta dei canali poi, (intendo canali non a pagamento, non ho nessuna intenzione di pagare canoni a mediaset) è ristretta, se uno fa il paragone con i canali che si possono prendere con il satellite il rapporto è di 200 a uno. Via satellite si possono prendere migliaia di canali anche se non si ha l’abbonamento SKY, certo la maggior parte non sono in italiano. Con l’abbonamento SKY poi si possono vedere decine di canali in alta definizione -vera- , mentre con un decoder HD sul digitale terrestre si prendono alcuni canali mediaset e uno RAi che a me sembrano upscalati, non hd nativi. Se uno poi si era abituato a registrare una trasmissione mentre guarda un’altra, se lo deve scordare:con il digitale terrestre non si può: anzi, ho letto che la possibilità di registrare può essere impedita direttamente dal canale emittente. La mia conclusione è che si tratta di una fregatura, non ci sono miglioramenti se non per la tasca di chi ti spingerà ad abbonarti.
Su http://portetemporali.splinder.com ho trovato questo post che affronta l’argomento in modo globale e mi è sembrato interessante.
Digitale Terrestre: Una Truffa Colossale
Post pubblicato il 2 giugno 2009 su http://portetemporali.splinder.com
Il Governo con un decreto firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, il 10 settembre del 2008 presentò a nome del Sottosegretario con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, il calendario per il passaggio definitivo dell’Italia alla televisione digitale terrestre. Il decreto prevedeva una transizione graduale nelle varie regioni italiane divise in 16 aree, entro il 2012.
Le prime regioni ad essere interessate, furono la Sardegna e la Valle D'Aosta. Il 12- Giugno 2009, toccherà al Lazio, poi la Campania, Trentino Alto Adige e Piemonte. Gradualmente si passerà al digitale nelle altre regioni fino alle ultime due: Sicilia e Calabria. La transizione terminerà alla fine del 2012.
Nei prossimi due anni interesserà oltre il 70% della popolazione italiana. (saranno circa 14 i milioni di cittadini coinvolti nel 2009 e 23 nel 2010 per un totale di circa 35 milioni).
C’è da chiedersi perchè in Italia si fa una legge che impone il passaggio alla tv digitale terrestre? Lo vedremo più avanti…..
Quanti di voi non avendo il digitale terrestre credono che basti un decoder per guardare tutti i canali trasmessi, tra cui Mediaset Premium? Niente di più falso!! Il decoder non è sufficiente! Per “vedere” serve anche che l’antenna della televisione, quella in comune o personale, sia correttamente direzionata, e soprattutto che il trasmettitore sia abbastanza potente da permettere di ricevere il segnale in modo corretto. Diversamente non funzionerà nulla.
Con il digitale terrestre tutto viene rimescolato nel grande calderone della cosiddetta "convergenza digitale". Una “innovazione tecnologica” amata in particolare da mediaset perché in questo modo con un colpo solo potrà disporre di maggiori canali e nello stesso tempo legalizzare la posizione di retequattro, che ricordo trasmette in un regime di illegalità, se non fosse per il decreto legge salva-retequattro, che trasmette con le frequenze assegnate a Europa 7. Tale ingiustizia, costò al nostro paese la condanna da parte della Corte di Giustizia dell’U.E, che richiamò l'Italia a sanare tale deplorevole sopruso.
Il digitale terrestre, non ha riscontro in nessun’altro paese al mondo. Per un paese come l’Italia, basta questo per allarmarsi, dato che in tutto ciò che primeggiamo c’è quasi sempre da preoccuparsi. Basti pensare che in Europa, in materia di tecnologia siamo gli ultimi, (telefonini spacca cervelli a parte).
Ci sarebbe da chiedersi, come mai, con tutti i gravi problemi che abbiamo, sperperiamo centinaia di milioni di euro per il digitale terrestre ?!
Davvero serviva il digitale terrestre?? Di certo non ai cittadini...
Nelle premesse del digitale terrestre, c’era di creare un sistema di comunicazione interattivo che doveva contenere tutto: tv, giornali, radio, telecomunicazioni, internet ecc.
Ma nulla di tutto questo sarà realizzato perché il vero scopo è rendere le tv a pagamento. La pubblicità ingannevole dei media, promette tantissimi canali gratis. Questa è una grande illusione. Forse per i primi mesi, alcuni canali saranno gratis, ma poi, quando ogni famiglia sarà in grado di ricevere il digitale, i vampiri andranno all’assalto imponendo un abbonamento mensile per vedere gli stessi spettacoli che prima si vedevano “gratis”. Quindi dietro il digitale terrestre c’è un affare di miliardi di euro.
Le strategie che metteranno in atto per raggiungere tale scopo saranno tantissime e tutte in odore delle nuove regole morali. Ossia l’assenza assoluta di regole e di legalità. Comunque seguitemi e vi farò scoprire che dietro il digitale terrestre si cela la più grande truffa di tutti i tempi ai danni dei cittadini …. naturalmente dopo l’introduzione dell’euro che ha praticamente dimezzato gli stipendi degli italiani.
Il passaggio dal sistema analogico al digitale terrestre, permetterà ai gruppi dominanti (Mediaste in testa) di accaparrarsi una base infinita di frequenze per dominare il mercato televisivo a scapito delle piccole emittenti, e non solo.
Inizialmente, lo scopo del digitale era fornire ai cittadini una serie di servizi, quale per esempio: realizzare una televisione realmente interattiva. Un sistema, che attraverso un decoder avrebbe consentito di ricevere a casa, sul proprio televisore (oltre ai normali programmi tv) anche i servizi interattivi in grado di dialogare con l’amministrazione Pubblica; ricevere informazioni, ma anche moduli, documenti, certificati ecc. Purtroppo sarà solo il pretesto per una tv a pagamento tipo sky. E’ quello che sta accadendo in Sardegna perché la gente del digitale terrestre non ne può più perché salta continuamente.
La tecnologia digitale, per poterla trasmettere a livelli di qualità alta richiede investimenti tecnologici che i nostri imprenditori non impiegheranno mai. Questa è la ragione per cui, nessun paese al mondo usa il digitale terrestre nel sistema televisivo. Quindi avremo trasmissioni disturbate, con fermo immagine, oppure lo schermo pieno di piccoli quadratini sparsi disordinatamente sull’intero schermo.
I media servi del potere non dicono per esempio che i sardi da quando subiscono il digitale, sono esasperati, e non solo perché i canali si vedono male, ma in tante occasioni i canali gratuiti non si vedono affatto, o si vedono a singhiozzo. Si lamentano anche perché non è possibile registrare un programma mentre si sta guardando per esempio la partita di calcio. Inoltre il passaggio al digitale ha penalizzato le emittenti più deboli a vantaggio del “monopolio” di mediaset.
Ma veniamo al piatto forte: il costo del decoder. (contributo statale) . Se ricordate bene, lo stato per spingere i cittadini verso il digitale terrestre erogò un contributo statale di 150 euro. Il cittadino con soli 50 euro si portava a casa il decoder. Costo totale del decoder, euro 200. Questo nel “lontano” 2004. Anno in cui la finanziaria stanziò per i decoder un contributo di 110 milioni di euro.
L’anno successivo il decoder stranamente non costava più 200 euro ma 120, di cui 100 erogati dallo stato e 20 dai cittadini. Per quell’anno nella finanziaria furono stanziati altri 110 milioni di euro e fanno 220 milioni di euro in due anni.
Ma ora arriva la grande magia ….. la mafia del digitale: da quando non c’è più il contributo dello stato miracolo … il decoder costa solo 29 euro. Qualcuno dovrebbe spiegare come mai il decoder attualmente costa solo 29 euro, mentre solo alcuni anni fa costava 200? Cioè meno di un sesto, che tradotto in soldini significa che più di qualcuno ha permesso di vendere un prodotto che lo stato sovvenzionava con una cifra sei volte maggiore il costo reale.
Se teniamo conto che lo stato ha erogato 220 milioni di euro per un oggetto che costava 6 volte di meno dobbiamo supporre che alcuni individui si sono diviso una torta che supera di molto i cento milioni di euro. Soldi sottratti ai cittadini che potevano essere utilizzati in servizi più efficienti o in costruzione di case per i lavoratori. Questo dovrebbe rendere maggiormente comprensibile la ragione per cui alcuni tipi pur di essere eletti sono disposti a investire cifre che un lavoratore non guadagnerà neppure nell’arco della sua vita lavorativa. Tutto questo è possibile perché i veri nemici degli italiani, sono la stupidità, l’ignoranza, e la mentalità mafiosa della gente “normale”.
Non ho fatto ulteriori ricerche per conoscere quanti altri milioni di euro sono stati stanziati dallo stato per l’acquisto del digitale terrestre, e non mi sono interessato di sapere quanti milioni di euro ha impiegato la RAI per adeguare la tecnologia al digitale. Tanto meno ho cercato di sapere se ci sono in cantiere promesse di altri stanziamenti da qui al 2012.
Per un paese civile, basterebbero i 220 milioni di euro già stanziati per mandare in galera un gran mucchio di persone che attualmente continuano ad essere a piede libero. Ma la beffa più grande è che con il digitale terrestre non so se lo avete capito finisce l’era della tv così come la conosciamo.
Se le premesse resteranno quelle sopra, tra non molto si porrà seriamente il problema della legittimità di continuare a pagare il canone TV.
Stanco di tanto schifo, chiedo alla comunità internazionale di porre l’Italia sotto la tutela di commissari internazionali, affinché il parlamento sia bonificato da infiltrazioni di mafiofinanza e derivati … corpi estranei gravemente dannosi per la salute, le tasche e la dignità di un popolo diviso in staterelli e lobby, che stenta a diventare una vera nazione.
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