post pubblicato il 9 giugno 2010 su:
http://www.agoravox.it/Tremonti-taglia-anche-la-i.html
All’articolo dieci della manovra finanziaria correttiva, ecco apparire la falla. Meglio: la Follia.
Tremonti pensa bene che, invece di tagliare fondi ai costi della politica. Invece di togliere denaro dove ce n’è troppo. Invece di tassare maggiormente i ricchi - che lo ricordo, nel 2009 sono divenuti molto più ricchi del 2008 - ecco che cala la mannaia.
Su chi?
Sugli invalidi.
Lotta ai falsi invalidi? Macché.
I falsi invalidi emergeranno - semmai - dalle verifiche a tappeto che sono state promesse.
Gli attuali invalidi invece, e quelli che chiedono per la prima volta il riconoscimento del proprio stato di invalidità, si vedranno nella migliore delle ipotesi non riconoscere un emolumento di sostegno che fa rabbrividire per l’importo che contiene: "ben" 256,00 euro mensili. Nemmeno un chilo di pane al giorno. Una miseria. Una truffa. Una infamia.
Sapete - ad esempio - chi potrà subire danni enormi da questo "colpo di genio" di Tremonti? Le persone affette da Sindrome di Down, che fino ad oggi, percepivamo la provvidenza mensile con un 75% di invalidità riconosciuta.
E coloro che ad ogni modo, subendo già magari l’impossibilità di essere collocato al lavoro - ammesso che di lavoro se ne trovi - non si vedrà riconoscere questo pugno di pane secco rappresentato da un misero assegno.
E’ così che Tremonti raddrizza i conti? E’ così che si vessa maggiormente la popolazione? E perché? Le organizzazione a tutela dei disabili sono - chiaramente - in subbuglio.
La disabilità è un settore poliedrico. Tante sono le forme e le sfumature di uno strato che obbliga l’essere umano spesso e volentieri a dover dribblare fra barriere mentali ed architettoniche.
Con questa "trovata" Tremonti spara alle spalle chi spesso purtroppo subisce la malignità di una società fondata sulla "perfezione", che invece di comprendere che disabile vuol dire semmai super-abile, vorrebbe gettare nelle fogne esseri umani del tutto simili a qualsiasi essere umano sulla terra.
Disabili si nasce. Disabili si diventa.
Attenzione a non dimenticarlo mai.
E se son queste le "manovre correttive": Dio ci salvi. Perché è solo l’inizio di una catastrofe che puzza solo di marcio.
Ne riparleremo.
Un Governo che non ha timore delle rimostranze della nazione che gestisce, molto probabilmente ha in tasca pronto un ultimo atto che forse ancora, non riusciamo nemmeno ad immaginare.
E se cordata di disabili dovrà essere sia.
Non lasciamo nulla di intentato, contro un Sistema che affligge e non sostiene.
Niente assegno mensile alle persone con sindrome di Down. Decisione indecente del governo!
Post pubblicato il 9 giugno 2010 su:
http://www.vittorioagnoletto.it/2010/06/niente-assegno-mensile-alle-persone-con-sindrome-di-down-decisione-indecente-del-governo/
Ecco il testo della lettera inviata al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, ai presidenti di Camera e Senato e ai ministri Tremonti, Sacconi, Fazio e Garfagna da parte del COORDOWN:
Il Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down esprime sconcerto e gravissima preoccupazione per quanto previsto nella Manovra Finanziaria presentata dal Governo, in particolare per quanto riguarda l’ambito delle invalidità.
Condividiamo le azioni di controllo per trovare le persone che in modo disonesto, agevolate da medici compiacenti, hanno ottenuto un falso riconoscimento dell’invalidità, abusi che offendono e mettono in cattiva luce chi ha invece diritto all’invalidità per deficit acquisiti fin dalla nascita o durante il corso della vita.
L’art. 9 del decreto legge licenziato dal Consiglio dei Ministri, prevede l’aumento della percentuale di invalidità per avere diritto all’assegno mensile, per cui ne avrebbero diritto le persone con un grado di invalidità pari all’85% . Ad oggi l’assegno, il cui importo mensile è di € 256,67, spetta alle persone con un’invalidità oltre il 74%.
Le tabelle del Ministero della Sanità riconoscono alle persone con sindrome di Down un’invalidità pari al 75%; se alla sindrome è associato un ritardo mentale grave il grado di invalidità riconosciuto è pari al 100%.
Quanto previsto nella manovra escluderebbe tutte le persone con sindrome di Down con invalidità al 75%, dall’usufruire dell’assegno mensile , che pur non avendo un importo elevato, è comunque un sostegno per la Persona con sindrome di Down e per la famiglia già gravata da un compito di assistenza a vita del proprio figlio disabile.
Dai dati in nostro possesso risulta che soltanto il 10% delle persone con sindrome di Down accede ad un lavoro retribuito, per cui rimarrebbero moltissime persone con sindrome di Down senza alcun reddito.
Alla luce di quanto sopra esposto si chiede che il Governo possa rivedere quanto previsto nella Manovra Finanziaria poiché è fuori di discussione che le persone con sindrome di Down, avendo un’alterazione di tipo cromosomico, hanno un’invalidità sulla quale non può essere posto alcun dubbio e la nostra società ha il dovere di tutelarle, mantenendo i riconoscimenti fino ad oggi acquisiti .
Rimanendo a disposizione per fornire ulteriori chiarimenti, disponibili a presenziare ad un incontro nel caso fosse ritenuto necessario, si porgono distinti saluti.Il Coordinatore Nazionale.
Sergio Silvestre
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