giovedì 11 novembre 2010

le elezioni amministrative in Grecia

Sono rimasto  deluso leggendo l'articolo di Giampiero Gramaglia sulle elezioni amministrative in Grecia apparso su il Fatto Quotidiano l'altro ieri. Non mi aspettavo un tono così didascalico (con espressioni del tipo: ‘...Brava, Grecia. Avanti cosi’, ma non ne sei ancora fuori)!!!, una difesa così appassionata dell'operato del governo socialista, un'analisi della realtà greca così scontata e conformista.  Secondo l'autore “l’esito delle amministrative è interpretato... come un incoraggiamento all’esecutivo socialista perché vada avanti sulla via delle riforme”. Quali riforme? ma ovviamente le “riforme strutturali necessarie sotto la sorveglianza dell’Fmi e dell’Ue” auspicate da Claude Juncker presidente dell’Eurogruppo, le stesse riforme che porteranno il debito pubblico greco nei prossimi tre anni dal 112% al 150% del PIL. Ma queste sono notizie che possono forse allarmare il lettore italiano quindi non vengono menzionate. 
L'analisi poi dei risultati delle amministrative è un esempio di parzialità e informazione incompleta: infatti viene riferito che “... Quel che è importante, nell’analisi dei risultati, è che l’arretramento socialista non va a vantaggio dell’opposizione di destra, che aveva chiesto un voto contro l’austerità...” ma allora a vantaggio di chi va questo arretramento? non ci viene spiegato. Nell'articolo vengono menzionate tre sole forze politiche, il centrodestra, i socialisti, e i neonazisti. In realtà esistono anche i partiti di sinistra radicale -contrari alla linea dei sacrifici-, come il PC greco, il Syriza, gli ecologisti e altre liste antagoniste che hanno ottenuto successi significativi in tutto il Paese. Alla regione dell'Attica che da sola conta più di 1/3 dell'elettorato greco queste liste hanno ottenuto il 33%, ad Atene il 31%, a Pireo il 25%, a Patrasso il 24%, a Volos il 26%, a Iraklion il 29%, a Salonicco il 19% (dati presi dal sito del ministero degli interni greco http://ekloges.ypes.gr/dn2010/public/index.html). Spero di aver contribuito a rendere più chiara  la situazione politica in Grecia.

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