Roma, 5 nov - Il governo ha inserito nel decreto legge sulla sicurezza una norma sulla prostituzione. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato un nuovo pacchetto sicurezza firmato Roberto Maroni e Mara Carfagna (ministri dell’Interno e delle Pari opportunità), con tanto di introduzione del reato di prostituzione e foglio di via “per chi esercita la prostituzione legato alla violazione delle stesse ordinanze del sindaco”, ovvero per le prostitute straniere sulle strade. «Prevediamo – rileva Maroni illustrando il provvedimento – la possibilità di applicare le misure di prevenzione, per esempio il foglio di via, per chi, violando le ordinanze dei sindaci, esercita la prostituzione in strada». Nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annunciò che « ... avendo constatato che il reato di prostituzione per chi la esercita in luoghi pubblici da noi introdotto alcuni mesi fa non ha fatto progressi in Parlamento, abbiamo deciso di riprendere quella norma e di inserirla in questo provvedimento».
Forse avrò capito male. Silvio Berlusconi che annuncia un provvedimento contro la prostituzione, ma com'è possibile? Lo stesso Berlusconi del caso Ruby, del "bunga bunga", del caso Daddario, Noemi, e di tutte le altre, la stessa persona che il 27 maggio di quest'anno parlando delle misure anti-evasione della manovra del governo ad una cena con i parlamentari del Pdl puntualizzò: “Abbiamo deciso la soglia per i pagamenti in contanti a 5mila euro così possiamo pagare le mignotte”.
Ha fatto bene la finiana Angela Napoli a commentare così: “Non mi pare, visto quello che ci raccontano le cronache rispetto alle feste nelle case del premier, che sia proprio il momento più opportuno per un provvedimento del genere. Non credo che così risolveremo i problemi di sicurezza del Paese, anzi. Dal momento che il foglio di via vuol dire nuovo peso sulle spalle di forze dell’ordine che troppo spesso non hanno neppure i soldi per la benzina, mi sembra che vada nella direzione opposta. Poi, il messaggio che passa... Via dalle strade, ma va bene dentro le case dei potenti. È un po’ come la storia della mafia, adesso potranno dirsi: ‘che bravi combattiamo la prostituzione’ come si dicono di esser bravi a combattere la mafia”.
Ecco, appunto, via dalle strade, dentro le ville dei potenti. Per i ricchi non è peccato, né reato, anzi è motivo di vanto, per gli altri invece vale la battuta di Totò: "arrangiatevi!".
Silvio Berlusconi, prosituzione, Mara Carfagna, Roberto Maroni, Angela Napoli, Totò
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