martedì 17 maggio 2011

Maccartismo in Italia

Dopo la polemica sui libri di testo “comunisti” portata avanti dalla deputata Gabriella Carlucci e l'invito di Silvio Berlusconi a non lasciare che i ragazzi vengano indottrinati dai professori di sinistra, adesso arriva la proposta di legge del deputato Fabio Garagnani (Pdl) che vuole inserire nel Testo Unico sulla scuola il divieto per gli insegnanti di “qualunque atto di propaganda politica o ideologica“ a scuola, pena la sospensione dal servizio per tre mesi.
Durante il ventennio fascista sulla porta del bar venivano appesi cartelli con scritto su "Qui non si parla di politica!" per scoraggiare i clienti dal criticare il Duce dopo i primi bicchieri. Secondo me non sarebbe una cattiva idea appendere cartelli del genere nelle aule scolastiche.
Intervistato, il deputato ha puntato l’indice contro i docenti italiani accusati di “inculcare nei ragazzi ideologie e valori contrari a quelli della famiglia“.
Valori della famiglia: quali saranno mai, il termine è un po’ astratto. Essere promiscui in modo plateale, ossessivo e volgare può essere considerato un valore della famiglia? Eppure il capo del Pdl nonché -per nostra disgrazia- primo ministro diffonde con orgoglio proprio questi valori. Se fossi Garagnani non insisterei molto con questi argomenti.
E poi seguendo questa logica distorta si dovrà censurare oppure vietare l’insegnamento di molti testi classici perché contrari allo spirito e ai valori della famiglia: parlo di Edipo Re, di Antigone oppure di Macbeth tanto per fare due esempi. No, questa proposta è la solita provocazione propagandistica di chi si trova lontano anni luce dai reali problemi dei giovani e della società.

Per approfondire ( http://demata.wordpress.com/2011/05/12/garagnani-la-cultura-ed-il-pensiero-divergente/ )

Fabio Garagnani Scuola Duce Gabriella Carlucci

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