domenica 26 agosto 2012

Progressisti e moderati: il gioco delle tre carte



Avete visto il manifesto per la festa del partito democratico? All'insegna della sobrietà, non c'è che dire, qualsiasi grafico alle prime armi farebbe meglio, senza dubbio, ma il problema non è solo estetico. Tutta l'impostazione rispecchia la logica conformista e conservatrice che da tempo ormai sta paralizzando il PD. In mezzo alla composizione è stato posizionato un nastro/bandiera tricolore che si perde in alto a destra (ovviamente, tanto per capirci). Sotto c'è lo slogan principale: “dalla parte dell'Italia”. Dell'Italia? E già, fa tanto impresa, imparzialità, se fosse scritto “dalla parte degli italiani”, oppure “della gente” oppure “dei non privilegiati” avrebbe potuto suggerire un0idea di critica sociale, cosa da evitare in modo assoluto per non infastidire gli alleati di governo, i “moderati”, i futuri alleati alle elezioni, oppure le istituzioni europee ecc.
Un manifesto così può essere firmato tranquillamente da qualsiasi partito di destra: dall'estrema al centrodestra. Complimenti! Avanti così!

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