
Ieri
era il mio ultimo giorno di vacanze, sono arrivato in aereo ed ho
corso alla stazione di Milano Centrale per prendere il primo treno
disponibile per arrivare a casa. In quel momento (18,15) partiva il
Regionale Veloce 2285 Milano C. - Bologna C. che ho preso al volo.
Sono salito di fretta all'ultima carrozza ed ho cercato un posto per
sedermi. Il treno sembrava semivuoto, ma c'era un caldo INFERNALE
tipo 50 gradi o forse anche di più. I passeggeri erano quasi tutti
stranieri di “basso rango”, africani, cinesi, comunque c'erano
pochi italiani. Sudavano ma subivano stoicamente. I finestrini erano
quasi tutti bloccati e l'aria condizionata non funzionava, quindi il
posto era diventato un forno. Quando il treno è partito si è
presentata una controllora che si è messa ad accendere e spegnere
interruttori nel quadro dei comandi senza ottenere alcun risultato.
Si è rivolta quindi al pubblico a voce alta dicendo che l'aria
condizionata era guasta e che dovevano spostarsi da quella carrozza,
ma non dovevano andare alla carrozza adiacente, che era di prima
classe, ma a quelle successive. Ho fatto un commento sarcastico sullo
stato di abbandono delle ferrovie italiane e mi ha apostrofato
subito. Abbiamo quasi litigato perché non ho potuto tacere e le ho
risposto, comunque tutto è finito lì. Buona parte della gente non
ha capito ed è rimasta, gli altri ci siamo spostati. Attraversando
la carrozza di prima classe che era letteralmente vuota, ho notato
che l'aria condizionata era al massimo, infatti la sensazione di
fresco rasentava il disagio. Fermandomi alla prima carrozza di
seconda classe che ho trovato, ho capito subito che il problema
dell'aria condizionata era più generale: i finestrini erano quasi
tutti aperti, e c'era un caldo soffocante. Ho chiesto agli altri
passeggeri il motivo e mi hanno risposto che quando sono entrati il
caldo era così insopportabile che non hanno resistito ed hanno
aperto tutto nella speranza di far circolare un po' l'aria. Ho fatto
un giro alle altre carrozze del treno (erano 8 in tutto) ed ho
constatato la stessa cosa: l'aria condizionata in realtà funzionava
solo in prima classe. Quindi il “guasto” era selettivo, rivolto
solo verso i poveracci. Questa è la logica che permea la gestione e
il modo di fare dell'amministrazione di Trenitalia, penalizzare il
pendolare e il passeggero di seconda classe a favore di chi spende di
più. Ci scontriamo sempre con lo stesso problema: chi ci amministra
e ci governa in realtà tutela e promuove solo gli interessi dei ceti
più forti.
Mi
rendo conto che con tutti i seri problemi che ci sono da affrontare
in questo momento, questo possa sembrare un particolare secondario,
ma penso che qualcuno debba protestare e farlo a voce alta, la gente
si è rassegnata, ormai è abituata ai disservizi e allo stato di
totale sfacelo delle cose pubbliche a tal punto da restare apatica e
indifferente sia alle cose marginali ma anche a quelle importanti.