Leggo – con soddisfazione-
che la Francia non intende inserire nella sua costituzione l'obbligo
del pareggio di bilancio: Lo ha dichiarato ieri l'altro (14 luglio)
il presidente francese, Francois Hollande, aggiungendo che le
eventuali regole di bilancio possono essere inserite nella
legislazione ordinaria, che dovrà prevedere un'inasprimento fiscale
per i redditi alti al fine di finanziare il welfare senza aumentare
il deficit. Nessuna fretta, nessun allarme, nessuna emergenza.
Invece noi abbiamo fatto
meglio, già tre mesi fa, praticamente senza nessun dibattito e con
l'assenso del Partito Democratico è stata votata con maggioranza
bulgara al Senato (295 sì e 11 no) la legge costituzionale 20 aprile
2012, n. 1, che prevede appunto che «...lo Stato assicura
l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio,
tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo
economico».
Una lettura della crisi e
una falsa ricetta per uscirne dettata dalle banche franco-tedesche e
dalle politiche dalle destre conservatrici e neoliberiste europeee.
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