lunedì 16 luglio 2012

Hollande, no a pareggio di bilancio in costituzione (poveri francesi, non capiscono niente)


Leggo – con soddisfazione- che la Francia non intende inserire nella sua costituzione l'obbligo del pareggio di bilancio: Lo ha dichiarato ieri l'altro (14 luglio) il presidente francese, Francois Hollande, aggiungendo che le eventuali regole di bilancio possono essere inserite nella legislazione ordinaria, che dovrà prevedere un'inasprimento fiscale per i redditi alti al fine di finanziare il welfare senza aumentare il deficit. Nessuna fretta, nessun allarme, nessuna emergenza. 

Invece noi abbiamo fatto meglio, già tre mesi fa, praticamente senza nessun dibattito e con l'assenso del Partito Democratico è stata votata con maggioranza bulgara al Senato (295 sì e 11 no) la legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1, che prevede appunto che «...lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico».
Una lettura della crisi e una falsa ricetta per uscirne dettata dalle banche franco-tedesche e dalle politiche dalle destre conservatrici e neoliberiste europeee.


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