giovedì 19 maggio 2011
Dottrina religiosa e canzoni fasciste
Parlavo l'altro giorno della proposta di legge di un deputato pdl di punire gli insegnanti che parlano di politica a scuola. C'è chi ha compreso bene il significato della proposta e porta avanti iniziative che sono la diretta conseguenza del nuovo clima che si respira a scuola.
Già il mese scorso nell'istituto secondario inferiore Monte Grappa di Pove del Grappa nel vicentino un professore di musica faceva intonare ai ragazzi della terza media la canzone fascista “Faccetta Nera” con la scusa che "la storia va contestualizzata con la musica".
Questa volta sono addirittura delle suore, dell' istituto Marcelline di Lecce, dove nel saggio musicale di fine anno dei bambini delle elementari, per festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italia, è stato inserito (che altro?) il canto fascista “Faccetta Nera”. Le suore si sono giustificate dicendo “Il fascismo è argomento del programma, quindi è naturale che qualcosa del concerto di fine anno lo riguardi!”.
vedi
http://www.20centesimi.it/blog/marcelline-un-inno-fascista-nel-saggio-di-fine-anno/
http://www.stopcensura.com/2011/05/suore-fanno-cantare-faccetta-nera-in.html
E poi, aggiungo io, bisognerebbe smetterla con i pregiudizi, finire di demonizzare un periodo e un governo che non ha portato che bene per l'Italia! Non è forse vero che il fascismo non ha ucciso nessuno (!), e che anzi mandava in villeggiatura gratis gli oppositori del regime? (intervista di S. Berlusconi alla rivista britannica "The Spectator", settembre 2003
http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/politica/berlugiudici/spectator/spectator.html )
Queste sono le verità storiche che i maledetti insegnanti comunisti rifiutano di insegnare ai nostri ragazzi.
martedì 17 maggio 2011
Maccartismo in Italia
Dopo la polemica sui libri di testo “comunisti” portata avanti dalla deputata Gabriella Carlucci e l'invito di Silvio Berlusconi a non lasciare che i ragazzi vengano indottrinati dai professori di sinistra, adesso arriva la proposta di legge del deputato Fabio Garagnani (Pdl) che vuole inserire nel Testo Unico sulla scuola il divieto per gli insegnanti di “qualunque atto di propaganda politica o ideologica“ a scuola, pena la sospensione dal servizio per tre mesi.
Durante il ventennio fascista sulla porta del bar venivano appesi cartelli con scritto su "Qui non si parla di politica!" per scoraggiare i clienti dal criticare il Duce dopo i primi bicchieri. Secondo me non sarebbe una cattiva idea appendere cartelli del genere nelle aule scolastiche.
Intervistato, il deputato ha puntato l’indice contro i docenti italiani accusati di “inculcare nei ragazzi ideologie e valori contrari a quelli della famiglia“.
Valori della famiglia: quali saranno mai, il termine è un po’ astratto. Essere promiscui in modo plateale, ossessivo e volgare può essere considerato un valore della famiglia? Eppure il capo del Pdl nonché -per nostra disgrazia- primo ministro diffonde con orgoglio proprio questi valori. Se fossi Garagnani non insisterei molto con questi argomenti.
E poi seguendo questa logica distorta si dovrà censurare oppure vietare l’insegnamento di molti testi classici perché contrari allo spirito e ai valori della famiglia: parlo di Edipo Re, di Antigone oppure di Macbeth tanto per fare due esempi. No, questa proposta è la solita provocazione propagandistica di chi si trova lontano anni luce dai reali problemi dei giovani e della società.
Per approfondire ( http://demata.wordpress.com/2011/05/12/garagnani-la-cultura-ed-il-pensiero-divergente/ )
Fabio Garagnani Scuola Duce Gabriella Carlucci
Durante il ventennio fascista sulla porta del bar venivano appesi cartelli con scritto su "Qui non si parla di politica!" per scoraggiare i clienti dal criticare il Duce dopo i primi bicchieri. Secondo me non sarebbe una cattiva idea appendere cartelli del genere nelle aule scolastiche.
Intervistato, il deputato ha puntato l’indice contro i docenti italiani accusati di “inculcare nei ragazzi ideologie e valori contrari a quelli della famiglia“.
Valori della famiglia: quali saranno mai, il termine è un po’ astratto. Essere promiscui in modo plateale, ossessivo e volgare può essere considerato un valore della famiglia? Eppure il capo del Pdl nonché -per nostra disgrazia- primo ministro diffonde con orgoglio proprio questi valori. Se fossi Garagnani non insisterei molto con questi argomenti.
E poi seguendo questa logica distorta si dovrà censurare oppure vietare l’insegnamento di molti testi classici perché contrari allo spirito e ai valori della famiglia: parlo di Edipo Re, di Antigone oppure di Macbeth tanto per fare due esempi. No, questa proposta è la solita provocazione propagandistica di chi si trova lontano anni luce dai reali problemi dei giovani e della società.
Per approfondire ( http://demata.wordpress.com/2011/05/12/garagnani-la-cultura-ed-il-pensiero-divergente/ )
Fabio Garagnani Scuola Duce Gabriella Carlucci
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